IL PIGNORAMENTO DELLO STIPENDIO - DIPENDENTI PUBBLICI

Il pignoramento dello stipendio non è un argomento che riguarda esclusivamente il personale educativo, tuttavia gli educatori, le educatrici, ed in generale tutto il personale della scuola, si trova sempre più spesso coinvolto nel pignoramento dello stipendio o nella cessione del quinto dello stipendio.
Volendo dare delle informazioni che, ci auguriamo, possano essere utili pubblichiamo queste brevi riflessioni.
Ogni dipendente, nel nostro caso dipendente pubblico, riceve, per la propria prestazione, uno stipendio.
Con il pagamento dello stipendio una somma di denaro diviene di proprietà del lavoratore, entrando quindi nel suo patrimonio, conseguentemente può essere aggredito dai creditori in diverso modo.
Il pignoramento dello stipendio consiste in una azione posta in essere dal creditore per prendere, anche forzosamente, ossia contro la volontà del debitore, il denaro del debitore.
Per completezza evidenziamo che esistono varie forme di pignoramento; tra i più diffusi ricordiamo il pignoramento immobiliare, il pignoramento mobiliare ed il pignoramento dello stipendio.
Il pignoramento immobiliare consiste nell’ individuazione di uno o più beni immobili del debitore, tipicamente un’abitazione o un terreno, porlo in vendita all’asta e, distribuire la somma ricavata dalla vendita al creditore o ai creditori.
La somma ottenuta dalla vendita viene distribuita ai creditori, mentre l’eventuale somma in più che si ricava viene data al debitore; ad esempio se il debito ammonta ad  50 € e dalla vendita si ottiene  70 €, € 50 verranno attribuiti ai creditori, mentre la restante parte, ossia 20 € sarà consegnata al debitore.
È opportuno evidenziare che, oltre all’ammontare del debito, il creditore ha diritto a ricevere le somme spese per la procedura di pignoramento, come le spese del notaio.
Il pignoramento mobiliare si verifica con l’individuazione e successiva vendita di beni mobili del debitore.
La procedura di pignoramento mobiliare inizierà con l’atto di pignoramento, un atto con cui si intima al debitore di non disporre del bene pignorato, e di non sottrarlo alla procedura di pignoramento.
Anche in questo caso, se dalla vendita si ottiene una somma superiore al debito la parte ricavata in eccedenza sarà data al debitore.
Esistono particolari tipi di beni che non sono pignorabili.
Infatti la legge, proprio per le peculiarità dei beni come le fedi nuziali, il letto, etc. ne sancisce l’impignorabilità.
Il pignoramento dello stipendio è una forma particolare di pignoramento mobiliare.
Infatti il denaro è una cosa mobile, ma la particolarità di questo tipo di pignoramento attiene al fatto che il denaro pignorato viene direttamente attribuito ai creditori.
Infatti sarebbe inutile, se non impossibile procedere ad una vendita, quindi tale fase si salta integralmente.
Il creditore che vorrà procedere al pignoramento dello stipendio, inoltre, potrà rivolgersi direttamente al datore di lavoro, nella qualità di debitore del proprio debitore, e chiedergli di consegnargli le somme di denaro che deve al lavoratore.
Tuttavia, dato che lo stipendio serve a garantire le basilari esigenze di vita del lavoratore, come  fare la spesa, mantenere la famiglia o pagare l’affitto, la legge, proprio per evitare di creare delle serie difficoltà al debitore, pone un limite alla possibilità del creditore di procedere al pignoramento dello stipendio.
Tale limite della pignorabilità dello stipendio infatti fa sì che il creditore non possa pignorare più di un quinto dello stipendio, la restante somma dello stipendio sarà intangibile.
Facendo un rapido esempio, se il creditore ha diritto a ricevere € 10.000 , e lo stipendio del lavoratore è di € 1.000 il creditore non potrà pignorare più di € 200,00 al mese, mentre la restante somma di € 800,00 sarà impignorabile.
Tuttavia, se il debito nasce da specifiche esigenze, come alimenti, assegni familiari è possibile aggredire una parte maggiore dello stipendio, fino ad un terzo.
Quindi nel nostro esempio il pignoramento dello stipendio di € 1.000 la somma aggredibile salirà ad € 330,00, mentre la restante somma di € 770,00 sarà impignorabile.

In ogni caso per procedere al pignoramento è necessario seguire una serie di regole e requisiti, in mancanza dei quali sarà possibile avviare una opposizione all’esecuzione o opposizione agli atti esecutivi.

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